sabato 30 agosto 2008

Ancora sull'amore

“ Il 28 Agosto (2007) hanno trovato morto a Ponza, nel Tirreno, Alessandro Alborghetti, un ragazzo di 42 anni che fino a due anni fa abitava a Ponteranica. Faceva lo skipper sulle navi, e si è schiantato di notte sugli scogli con un gommone. Amava tantissimo il mare e le barche, e per raggiungere il mare era andato via di casa. Non voleva legami, aveva lasciato una ragazza che amava e che lo amava perché aveva paura di mettere radici...il padre di Alex (lo chiamavano così) se ne era andato via di casa quando lui e i suoi fratelli erano piccoli, e lui era cresciuto con la convinzione di non volere una famiglia e dei figli, forse perché inconsciamente credeva di non essere in grado di essere diverso da suo padre. Lei non era stata in grado di fermarlo e non aveva avuto il coraggio di seguirlo. Ed ha saputo della sua morte per caso, guardando il telegiornale alla T.V. E’ sposata, ha due figli, è una donna forte con un carattere duro. E’ andata al suo funerale, ha rivisto amici comuni e adesso è in crisi. Perché quando lui è scappato si amavano. Ma nessuno dei due aveva voluto lottare veramente per il loro amore. E adesso un amico le ha detto che lui aveva avuto altre donne, ma che fino alla fine in esse aveva rimpianto solo lei … E lei ora rimpiange di non avere insistito abbastanza per trattenerlo, di non aver provato forse abbastanza a fargli cambiare idea, di non avere avuto il coraggio di seguirlo. Quella ragazza ora è una donna, ed è mia sorella …”  

 
Queste parole le avevo scritte insieme ad altre un anno fa all’uomo dei miei sogni in una delle solite lettere che scrivevo per capire…….capire perché non riuscisse ad accettare e a ricambiare il mio amore.
E ritorno di nuovo al mio eterno dilemma: cos’è l’amore? Perché ci si innamora?
Un anno, due giorni fa era un anno che Alessandro è morto…… e lei è in crisi, dopo un anno è ancora in crisi! Perché? Ha una vita normale, una famiglia normale. Perchè è è ancora in crisi? Cos’è che rende un amore speciale, unico, indimenticabile? Il rimpianto? Il non averlo vissuto? Il non avere provato veramente come sarebbe stato? Sarebbe sopravvissuto se fosse andato avanti, nella quotidianità dei gesti, delle abitudini, delle azioni monotone dell’esistenza, di questa vita piatta ma esagitata che ci risucchia con il ritmo ossessivo-compulsivo della sua quotidianità fatta di atti ripetuti fino allo spasimo?
E quindi, di riflesso, come si uccide un amore che non vorresti più provare? Basterebbe viverlo? E’ solo quello che non possiamo avere che ci attira come falene ammaliate dalla luce? Ultimamente ho parlato con un sacco di persone più o meno giovani e non ho ancora trovato chi stia vivendo una storia d’amore felice, veramente serena e appagante. Sapete dove l’ho visto il vero amore? Negli occhi di coppie di anziani, cresciuti forse in un tempo in cui i sentimenti si provavano veramente, dove certi valori si trasmettevano ai figli nella quotidianità di una vita fatta di scelte sofferte e di rinunce che si potevano superare solo appoggiandosi veramente l’uno all’altro, dando oltre che prendendo, temprando la forza dei sentimenti con l’accettazione di voler affrontare insieme la lotta quotidiana dell’esistenza ed uscendone vittoriosi solo perché la si era affrontata uniti…
Io non voglio più vivere un amore fatto di rimpianti. Voglio provare questo tipo di amore.  Voglio vivere con il mio uomo al mio fianco, dormire con lui, svegliarmi tra le sue braccia, annoiarmi, ridere, sognare, sperare, piangere, godere, arrabbiarmi, crescere, invecchiare, soffrire, litigare, fare pace, ma VIVERE la quotidianità delle emozioni con lui. E so che prima o poi lo troverò… o forse, senza saperlo, cammina già accanto a me …
          



venerdì 15 agosto 2008

La grandinata

Ragazzi, che incubo! E' da stamattina che sto male, non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto.... e davo la colpa alla partenza. Dovevo partire stasera per le ferie e lasciare casa è una cosa che mi ha sempre messo in crisi. Ma mai come oggi. Ed allora ho deciso di partire domattina, un po' per schivare il traffico (alla tele ne hanno già dette di tutti i colori) un po' per un certo non so che allo stomaco, che è andato aumentando con il trascorrere delle ore. E adesso ho capito cos'era. Solo chi come me è metereopatico, sa quanto può influire il tempo sulle persone che hanno questa sensibilità. Ragazzi, se non sono morta di crepacuore nell'ultima ora non muoio più........... pioggia, vento, tuoni e chicchi di grandine grossi come nocciole e sparati con tanta violenza da farmi temere che mi si sfondassero i vetri delle finestre (io non ho le ante).Ed ora ho appena finito di asciugare i pavimenti, visto che i miei splendidi serramenti fanno acqua da tutte le parti!!!  Adesso spero che l'ansia passi, come esperienza una all'anno basta e avanza!!!

Una piccola storia per le persone buone

Due angeli in viaggio si fermarono per riposarsi in una casa di persone benestanti. La famiglia fù molto sgarbata e negò loro la possibilità di dormire nella stanza degli ospiti. Nella notte li fecero dormire nella fredda cantina in un piccolo angolo.  Gli angeli si stesero sul pavimento duro e freddo. L‘angelo più anziano vide un buco nella parete e lo riparò, richiudendolo. L‘angelo più giovane gli chiese perché avesse riparato quel buco. Il più anziano rispose: "Le cose non sono sempre così come sembrano." La notte successiva gli angeli pernottarono  da una famiglia povera. La famiglia di contadini fu molto più gentile. Infatti, dopo aver diviso con gli angeli quel poco cibo che avevano, li lasciarono dormire nella oro camera da letto. All’alba del giorno dopo, gli angeli trovarono la famiglia di contadini in lacrime.
La loro unica mucca, dalla quale venivano sfamati con il suo latte, giaceva morta sul prato. L’angelo più giovane si arrabbiò e chiese all’angelo più vecchio, perché avesse lasciato accadare una cosa simile: "Il primo uomo aveva tutto e tu gli hai dato un mano. La seconda famiglia aveva già poco e tu hai lasciato morire il loro unico bene." L’angelo più adulto disse: "Le cose non sono sempre come sembrano. Quando pernottammo dalla famiglia ricca nella cantina fredda, vidi che in quel buco si trovava dell’oro.Visto che il proprietario della casa era posseduto dall‘avidità e non voleva dividere il suo destino con nessuno gli riparai il buco richiudendolo. In modo che non potesse mai trovarlo. Quando invece pernottammo dalla famiglia di contadini, arrivò l’angelo della morte per prendersi la moglie del contadino. Feci lo scambio con la mucca, così l'angelo lasciò la moglie viva." 
Spesso, per vari motivi, le cose non vanno come vorresti tu.
Ma basta lasciarsi andare e fidarsi, perchè ogni cosa che accade accade per un motivo.
Magari non te ne renderai conto subito, ma con il tempo capirai…
Ci sono persone che appaiono nella nostra vita per un breve periodo ...
Ci sono persone che diventano nostre amiche e rimangono per un pò accanto a noi, lasciando meravigliose impronte nei nostri cuori...
Ieri è storia, quindi passato. Il domani è un mistero. Il presente è un dono. Per questo si chiama presente (present).
Io penso che la vita sia una cosa speciale... Vivi e godi ogni momento... Non è una prova generale! 

giovedì 14 agosto 2008

Nek - L'inquietudine

Quando il buio scende io mi siedo qui, 

libero la mente che va via e così  

guardo l'universo sento il suo fruscio 
sembra un manifesto dove sono anch'io.
Si distende su me una calma che va 
oltre le cose oltre le attese 
oltre me oltre noi, le mie difese 
oltre le cose le mani chiuse 
su di me quando c'è l'inquietudine…
È notte quando il vento muove la foschia 
seguo i lineamenti della vita mia 
il silenzio dentro non spaventa più 
ai suoi rami appendo la malinconia.
Si distende su me questa calma che va 
oltre le cose oltre le attese 
oltre me oltre noi, le mie difese 
oltre le cose le mani arrese 
oltre me quando c'è  l'inquietudine... 
L'alba mi dipinge dice ancora si 
e le mie speranze le ritrovo qui 
oltre le cose le lunghe attese 
oltre me oltre noi oltre l'immenso, 
e quando ti penso in te mi anniento 
sento che spazzi via l'inquietudine………… 

mercoledì 6 agosto 2008

Mina - Anche un uomo

Ragazza mia ti spiego gli uomini
ti servirà quando li adopererai:
son tanto fragili, fragili tu
maneggiali con cura
fatti di briciole, briciole che
l'orgoglio tiene su
ragazza mia sei bella e giovane
ma pagherai ogni cosa che otterrai
devi essere forte ma forte perché
dipenderà da te
tu sei l'amore il calore che avrà
la vita che vivrai.
anche un uomo può sempre avere un'anima
ma non credere che l'userà per capire te
anche un uomo può essere dolcissimo
specialmente se al mondo oramai
gli resti solo tu...
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Luce ed ombra - Al mio lupo

Dentro ognuno di noi c’è lato di luce e un lato oscuro, un po’ di bene e un po’ di male, una parte maschile e una femminile. Trovare un equilibrio a volte è difficile… Tu hai una parte femminile molto sviluppata, ed è un dono, ma essendo un uomo ti è difficile accettarlo! Io non accetto la mia parte maschile perché il mio vissuto mi rende difficile farlo. Se tu mi provochi e vuoi farla uscire, devi accettarne le conseguenze, lacrime comprese.  

                                                                                                  

Empatia


Si chiama empatia la capacità di comprendere quello che un’altra persona sta provando. Se è troppo forte può creare problemi,  soprattutto se dell’altro si viene a contatto con la sofferenza. Forse una donna ha l’istinto materno che l’aiuta, quindi nella stessa situazione… tu vai in crisi e ti chiudi x non stare male, io ti abbraccio, asciugo le tue lacrime e condivido con te il tuo dolore…

martedì 5 agosto 2008

Perchè mi piaci

Stasera mi hai chiesto  perchè mi piaci e al momento non ho saputo trovare le parole. Rispondo adesso: vuoi sapere perché mi piaci? Perché in questo momento sei uguale a me, un naufrago alla deriva nella tempesta. Perché sei vulnerabile, dolce, sensibile, ma nello stesso tempo freddo, determinato, istintivo. Mi piaci perché hai il cuore di un lupo. E non ho paura di te, è di me stessa che ho paura, paura di lasciarmi andare davvero, di lasciare uscire la parte selvaggia di me, quella che per tutta la vita ho cacciato in fondo alla mia anima perché avevo deciso che non mi apparteneva… 

  

Francesco Guccini - Vedi cara - adattamento


Vedi caro, è difficile a spiegare,  
è difficile parlare dei fantasmi di una mente. 
Vedi caro, tutto quel che posso dire 

è che cambio un po' ogni giorno, è che sono differente. 
Vedi caro, certe volte sono in cielo 
come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà. 
Vedi caro, è difficile a spiegare, 
è difficile capire se non hai capito già... 
Vedi caro, certe crisi son soltanto 
segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire. 
Vedi caro certi giorni sono un anno, 
certe frasi sono un niente che non serve più sentire. 
Vedi caro le stagioni ed i sorrisi 
son denari che van spesi con dovuta proprietà. 
Vedi caro è difficile a spiegare, 
è difficile capire se non hai capito già... 
Non capisci quando cerco in una sera 
un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare, 
quando rido senza muovere il mio viso, 
quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare, 
quando sogno dietro a frasi di canzoni, 
dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà... 
Vedi caro è difficile a spiegare, 
è difficile capire se non hai capito già... 
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato 
che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora, 
anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché 
questo tempo dura ancora. 
Non cercare in un viso la ragione, 
in un nome la passione che lontana ora mi fa. 
Vedi caro è difficile a spiegare, 
è difficile capire se non hai capito già... 
Tu sei molto, anche se non sei abbastanza, 
e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi, 
tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, 
tu sei pago del tuo gioco ed hai già quello che vuoi. 
Io cerco ancora e così non spaventarti 
quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua! 
Sii contento della parte che tu hai, 
ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa. 
Cerca dentro per capire quello che sento, 
per sentir che ciò che cerco non è il nuovo o libertà... 
Vedi caro è difficile a spiegare, 
è difficile capire se non hai capito già...

lunedì 4 agosto 2008

Marcare il territorio

Caro Ioghi, non funziona così.... non puoi comportarti così maledizione! Hey dico a te. Si a te, è inutile che fai l'innocentino! Non puoi comportarti come hai fatto in tutti questi mesi, scappare come una lepre spaventata davanti ai cani, dirmi che il tuo IO ha paura di me e poi…. sapendo quello che ancora provo per te baciarmi come hai fatto ieri, in un modo in cui io concepisco il bacio tra due persone che si amano, solo perché ho detto che esco con un altro! Io questa cosa l’ho vista in un’altra occasione, ricordi? Quando il tuo migliore amico, non sapendo ancora che mi filavi, una sera ha fatto il cretino con me colpito dalla minigonna che indossavo e tu mi hai afferrata davanti a lui e baciata sulla bocca. Sai come si chiama questo ? Marcare il territorio, carino !!!



venerdì 1 agosto 2008

Vasco Rossi - Il mondo che vorrei

Ed è proprio quello che non si potrebbe che vorrei  

ed è sempre quello che non si farebbe che farei 
ed è come quello che non si direbbe che direi 
quando dico che non è così il mondo che vorrei 
Non si può sorvolare le montagne 
non puoi andare dove vorresti andare. 
Sai cosa c'è ogni cosa resta qui. 
Qui si può solo piangere... 
...e alla fine non si piange neanche più. 
Ed è proprio quando arrivo li che già ritornerei 
ed è sempre quando sono qui che io ripartirei 
ed è come quello che non c'è che io rimpiangerei 
quando penso che non è così il mondo che vorrei. 
Non si può fare quello che si vuole 
non si può spingere solo l'acceleratore. 
Guarda un pò ci si deve accontentare. 
Qui si può solo perdere... 
....e alla fine non si perde neanche più...

Solo sesso? No, grazie!

Maledizione, perché deve essere sempre così maledettamente complicato?
Ogni volta la stessa storia, la stessa paranoia di essere fraintesa… Riprovare a frequentare qualcuno? Ultimamente un incubo! Considerando alcuni precedenti un po’…. scoraggianti, la cosa è di per sé già difficile in partenza, dato che quando provo quel certo non so che, più il tizio mi attizza più vado in crisi (sebbene io sappia di essere una donna non dico speciale ma quantomeno fuori dal comune, sono  purtroppo anche vagamente complessata e con una dose di autostima che a volte lambisce il pavimento.) E peggiorata anche dal credere, non mi importa se sono presuntuosa definendomi tale, che uno dei  problemi di una donna sola “intelligente”, non sia assolutamente trovare qualcuno con cui “farlo” ma trovare qualcuno con cui valga DAVVERO la pena di “farlo”. Cavolo, con questo non intendo assolutamente dire che non appena conosco uno che mi interessa lo scopo ultimo immediato debba essere due cuori e una capanna, ma se devo incominciare a mettermi in gioco, deve valerne quantomeno la pena. Innanzitutto deve essere qualcuno con cui comunicare e soprattutto… che non scappi subito se il mio tentativo di parlare va oltre la sua voglia di dirmi quanto il mio lato B lo affascini, e quanta voglia avrebbe di dargli una palpatina… Io voglio sentirmi libera di dire quello che penso e che provo senza problemi, non voglio dovermi tappare la bocca o  mordermi la lingua invece di dire perché altrimenti Lui fraintende… e scappa!!! Cavoli, ma cosa ci sarà poi di così sbagliato nel voler scambiare pensieri oltre che toccatine? All’inizio di una qualsiasi storia non puoi sapere come andrà a finire, se sarà solo un’avventura o se col tempo potrà trasformarsi in qualcosa di più profondo. Ma voglio sperare, anche se ne dubito molto, che il luogo comune che se una donna è separata o comunque sola vada bene solo per fare ginnastica da camera sia un tantino sorpassato… signori uomini, ricordatevi che una donna, oltre ad un po’ di cosine varie che fanno diventare matti voi maschietti ha anche, udite udite, un cervello! E che vorrebbe essere libera di usarlo senza vedervi fuggire come un branco di bufali impazziti!
Ed ha anche sentimenti, e voglia di libertà di esprimerli non per incastrare un uomo ma per fargli scoprire che “comunicare” può essere comunque piacevole, e non solo in camera da letto!