venerdì 27 febbraio 2009

Max Pezzali - Io ci sarò


Io non ti prometto qualcosa che non ho
quella che non sono non posso esserlo
anche se so che c'è chi dice per quieto vivere
bisogna sempre fingere.
Non posso giurare che ogni giorno sarò
bella, eccezionale, allegra, sensibile, fantastica
ci saranno dei giorni grigi ma passeranno sai…
spero che tu mi capirai.
Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai io ci sarò
So che nelle fiabe succede sempre che
su un cavallo bianco arriva un principe
e porta la bella al castello si sposano e sarà
amore per l'eternità.
Solo che la vita non è proprio così
a volte è complicata come una lunga corsa a ostacoli
dove non ti puoi ritirare soltanto correre
con chi ti ama accanto a te.
Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai io ci sarò.
Giuro ti prometto che io mi impegnerò
io farò di tutto però se il mondo col suo delirio
riuscirà ad entrare e a far danni ti prego dimmi che
combatterai insieme a me.
Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai io ci sarò.
Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai io ci sarò…

lunedì 23 febbraio 2009

Gemelli Diversi - Vivi per un miracolo

Per ogni madre ancora troppo immatura
che ha avuto troppo paura
per ogni vita finita in un sacco della spazzatura
per chi ha visto un genitore andare via
per chi il proprio padre non sa nemmeno chi sia
per chi cresce a mazzate date da un alcolizzato
per il figlio che è scappato
e per quello che l’ha ammazzato
per chi ha sentito sulla gola un coltello
per le vergini vendute come carne da macello
per il padre schiacciato dal suo lavoro
che per dare il pane ai figli invecchia lintano da loro
per ogni madre che si attacca alla bottiglia
per ogni soldato mai ritornato alla famiglia
per ogni cuore fatto a pezzi da una stronza
per ogni donna che ha un uomo che non la ascolta
per la gente onesta che però si sente sempre dire no
ce l’hai un attimo per me
 Perché c’è troppo bisogno di aiuto
ti prego dimmi mentre il mondo piange Dio dov’è
una preghiera va a chi è in carcere senza motivo
per chi esce ma non cambia e torna in gabbia recidivo
per il suo bambino
per il suo futuro
per chi è aldilà del muro
per chi è umiliato e al suo padrone grida vaffanculo
perché ogni verità taciuta venga riconosciuta
per l’aria sporca e per ogni foresta che viene abbattuta
per ogni nonno come il mio che ha disertato il duce
per chi ogni giorno prega Dio di avere un po’ di pace
per ogni bacio non dato
per ogni amore trovato
per il barbone affamato trovato in un prato
per quello che si è salvato
grazie ad un euro donato
e per l’uomo che l’ha sfamato al volontariato
per chi non se ne frega
ti imploro veglia e prega
se ogni ribelle nel giusto che non si piega
per chi è sul baratro però
guarda in basso e dice no
ce l’hai un attimo per me
minuto dopo minuto il mondo va a rotoli ma resta muto
dove sono cresciuto vieni tenuto
seduto e l’odio viene venduto
da mani lisce come velluto
per cui c’è troppo bisogno di aiuto
per chi non usa la forza ma usa il dialogo
per chi non si arrende all'ennesimo ostacolo
per quelli che sono vivi per miracolo
per te se come vivi per un miracolo
guarda giù dai speranza ai sognatori
e la forza per costruire giorni migliori
per chiunque sia tagliato fuori
e guarda il cielo come me.

domenica 22 febbraio 2009

Julio Cortázar - Il gioco del mondo (Rayuela)


Tocco la tua bocca, con un dito tocco l'orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna. Mi guardi, mi guardi da vicino, ogni volta più da vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano tepidamente, mordendosi con le labbra, appoggiando appena la lingua sui denti ………………………
Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c'è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, ed io ti sento tremare stretta a me come una luna nell'acqua.

martedì 17 febbraio 2009

Dolcenera - Tu si ‘na cosa grande

Tu si ‘na cosa grande pe’ me
‘na cosa ca’ mma fa’ nammura’
‘na cosa ca’ si tu guard’ a’ mme
me ne moro accussi’
guardann’ a te
Vurria sap’e’ ‘na cosa da te
pecch’e’ quann’o me guardi accussi’ 
si pure tu te sient’muri’
nun’m dice e nun m’o fai capi’
ma pecche’
E dillo’ ‘na vota sola
si pure tu stai tremann’
dillo c’a me voi bene
comm’ io, comm’ io, comm’ io, vojo bene a te!
Tu si ‘na cosa grande pe’ me
‘na cosa ca tu stess nun saje
‘na cosa ca’ nun agg’ ia avuto maje
nu bene accussi’
accussi’ grande!
E dillo’ ‘na vota sola
si pure tu stai tremann’
dillo c’a me voi bene
comm’ io, comm’ io, comm’ io,
voglio bene a te!
Tu si ‘na cosa grande pe’ me
‘na cosa ca tu stess nun saje
‘na cosa ca’ nun agg’ ia avuto maje
nu bene accussi’
accussi’ grande
accussi’ grande
accussi’ grande!


giovedì 12 febbraio 2009

Lucio Battisti - Aver paura di innamorarsi troppo...

Aver paura d'innamorarsi troppo
non disarmarsi per non sciupare tutto
non dire niente per non tradir la mente
è un leggero dolore .........
Non farsi vivo e non telefonare
parlar di tutto per non parlar d'amore
cercar di farsi un po' desiderare
è proprio un vero dolore .........
Abbandonarsi senza più timori
senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori .........
Aver paura di confessare tutto
per il pudore d'innamorarsi troppo
fingere che le altre donne vedi
è un leggero dolore.........
e soffocare la sana gelosia
e controllarsi non dire "tu sei mia"
voler restare e invece andare via
è proprio un vero dolore............
Abbandonarsi senza più timori
senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori .........

mercoledì 11 febbraio 2009

Buon compleanno amore mio !!!


11 febbraio: un giorno speciale, una data importante,
perchè l'11 febbraio di quarantacinque anni fa...nascevi TU!

tu ... che sei il primo pensiero ad ogni mio risveglio ...
tu ... che sei l'ultimo, prima di chiudere gli occhi ...
         e arrendermi al sonno ...
tu ... che riempi di luce le mie giornate anche quando piove...
tu ... che quando te ne vai per me si spegne il sole...
tu ... che riscaldi il mio cuore, che accendi i miei sensi...
tu ... che mescoli il tuo respiro al mio...
         e da due diventiamo una cosa sola...
tu ... che dai sollievo e pace alla mia inquietitudine...
tu ... che tra le tue braccia mi sento protetta e al sicuro...
tu ... che se mi tieni per mano ritorno bambina...
tu ... che hai occhi di cielo nei quali mi perdo...
tu ... che mescoli i tuoi sorrisi al mio caffè la mattina...
tu ... che se non fossi con me...
         la vita saprebbe di fumo e malinconia...
tu ... che sei padrone del mio corpo ...
         e tiranno della mia anima...
tu ... che se te andassi io non saprei dove andare...
         cosa fare... chi sognare...
tu ... che mi sei complice... amico ... amante... confidente...
tu ... che sei il mio unico grande amore...

martedì 10 febbraio 2009

Un amore così grande - Manuela Villa

Sento sul viso il tuo respiro,
cara come sei tu dolce sempre di più
per quello che mi dai io ti ringrazierei
ma poi  non so parlare…
E' più vicino il tuo profumo,
stringiti forte a me non chiederti perché,
la sera scende già la notte impazzirò
In fondo agli occhi tuoi bruciano i miei.
Un amore così grande
un amore così..
tanto caldo dentro e fuori intorno a noi
un silenzio breve e poi
la bocca tua si accende un' altra volta.
Un amore così grande
un amore così
tanto caldo dentro e fuori intorno a noi
un silenzio breve e poi
in fondo agli occhi tuoi bruciano i miei.
La sera scende già la notte impazzirò
in fondo agli occhi tuoi bruciano i miei.
Un amore così grande
un amore così…
tanto caldo dentro e fuori intorno a noi
un silenzio breve e poi…
la bocca tua si accende
si accende un'altra volta.
E poi la bocca tua si accende
si accende un'altra volta… per me…

mercoledì 4 febbraio 2009

L'Aura - Basta!

Sai che succede amica mia?
C'è chi ora prova a portar via
Sogni giovani che il tempo cullerà,
Pieni di libertà
Gente che resta e che va via
Colpa di un uomo o della democrazia?
Dai peccati Madre Guerra assolverà
Chi la venererà!
C'è qualcuno là che ci aiuterà
a dire "Basta!"?
C'è qualcuno là che fermare potrà
la violenza?
Sai che succede amica mia?
Quella che oggi è una bugia
L'indomani per qualcuno evolverà
E sarà verità
C'è qualcuno là che ci aiuterà
a dire "Basta!"?
C'è qualcuno là che fermare potrà
la violenza?
C'è qualcuno là nell'immensità
della terra?
C'è qualcuno là che vivere saprà
con la testa?
Quante pietre da scagliare
Tiene in serbo, generale,
Il suo esercito di frode ed empatia?
Quante sono le persone
che in nome del Signore
Finiranno nella cenere?
C'è qualcuno là  che ci aiuterà
a dire "Basta!"?
C'è qualcuno là che  fermare potrà
la violenza?
C'è qualcuno là nell'immensità
della terra?
C'è qualcuno là che vivere saprà
Con la testa?

domenica 1 febbraio 2009

Luciana Litizzetto - Donne con le palle

Buonanotte al secchio. È tutta colpa del corpo calloso. Altro che cucche. Noi baiadere non solo abbiamo fianchi consistenti, polpacci da lottatore di sumo e pancette da piccolo buddha, ma anche un corpo calloso più spesso. Che sarebbe a dire che con gli anni ci abbiamo fatto il callo? Anche. Ma Piero Angela la spiegherebbe diversamente. Praticamente nelle donne il fascio di fibre nervose che collega l'emisfero destro a quello sinistro del cervello è più voluminoso. Questo significa che pensiamo più in fretta, parliamo più veloce e facciamo prima a darci una mossa. Gli uomini invece, avendocelo piccolo piccolo, il corpo calloso intendo, non possono contare su connessioni rapide degli emisferi. Quindi riescono a fare una sola cosa per volta. E a pensare un solo pensiero. E son pure pieni di fisime. È per via dello stramaledetto corpo calloso che nel lasso di tempo che impiega il nostro boy a cambiare le pile dell'orologio a muro noi sparecchiamo la tavola, prepariamo il caffè, stendiamo il bucato, raschiamo le carote, scendiamo il cane, concimiamo le begonie e telefoniamo all'amante. Il mio visir. Adesso vi racconto. In autostrada quando arriva al casello abbassa l'autoradio. Normale? Be', sarebbe normale se lo facesse per sentire chiaramente quel che dice il casellante. Peccato che noi abbiamo il telepass. Il benedetto, santissimo telepass. Bippp... Lui non ce la fa a superare il casello e ad ascoltare gli Steely Dan contemporaneamente. E io son lì col mio corpo calloso che freme. E allora chiudo gli occhi e penso positivo. Penso che forse è proprio grazie a lui, a quel ponticello del cervello, che col tempo noi donne ci siamo emancipate.
Abbiamo raggiunto la quasi parità. E quando riusciamo a fare le cose per benino ci dicono pure che siamo donne con le palle. Mammamia che orrore. Io non voglio essere una donna con le palle. Le tette mi bastano e avanzano. Non so voi ma io non l'ho mai avuta st'invidia del pene. Ho avuto nostalgia, qualche volta. Ma chi lo vuole? Lo stimo, il pene. È un bell'articolo, per carità. Sa essere divertente quando si impegna. Quando non ha bisogno di un viagra station wagon. Ma che rimanga lì dove è sempre stato. Non mi interessa assolutamente. Neanche in saldo. Io voglio rimanere una donna normale. Che non si fa mettere i piedi in testa ma sa tollerare. Invece adesso serpeggia tra il gentil sesso 'sta mania della rivincita. Vogliamo avere sempre ragione. Anzi. Riprenderci la ragione. Non essere felici. Eppure ce l'abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi. È di questo che si muore. Si muore nell'ostinato tentativo di avere ragione. Ma la ragione non è mai tutta da una parte. Con il corpo calloso che ci ritroviamo dovremmo capirlo, no? Per avere ragione si è disposti a tutto. Anche a guastare la vita propria e quella degli altri. Io ho deciso. Non voglio avere ragione. Voglio essere felice!