mercoledì 1 ottobre 2008

Un buco nel cuore

Questa è la sensazione che provo in questo momento. Sono le sei del mattino Mi sono svegliata perché ho sentito i passi dei miei figli che scendevano le scale. Si alzano presto, per andare a scuola. Da soli. Sono ragazzi in gamba, sono una madre fortunata e lo so. Di solito io controllo che si sveglino, poi mi giro dall’altra parte e mi riaddormento per un’oretta, prima di svegliarmi di nuovo per cominciare la mia di giornata. Ma stamattina i pensieri mi hanno fregata. Sono entrati prepotenti nella testa prima che il sonno riuscisse a soffocarli. Un pensiero anzi, uno solo…. TU. Non voglio pensare che non ci sei più perché mi fa male. Ma ci sono momenti della giornata in cui il tuo ricordo arriva all’improvviso come un pugno allo stomaco che mi colpisce a tradimento, togliendomi il fiato. Sei entrato nel blog quando hai ricevuto la lettera e non pensavo l’avresti fatto. Non so cosa tu abbia letto e ancora meno so cosa tu possa aver capito. Ma non ha importanza, perché comunque non posso sapere cosa hai provato. Mi hai scritto due righe, e già non pensavo che l’avresti fatto. Quando ho ucciso il mio Buck, sei stato la prima persona a cui ho detto che avevo deciso di farlo, e tutto quello che eri riuscito a rispondermi era stato: "mi dispiace per il Buck...ma se è giunta la sua ora, fai la cosa giusta", poi silenzio. Tu vivi nel silenzio, ed è la parte di te che mi ha sempre fatto soffrire di più. Stavolta mi hai scritto una mail e non me l’aspettavo, giuro:
oggi stai bene?
Spero di si.
a presto.
E allegata c’era una piccola foto. Ti ho risposto, e ti ho chiesto se eri tu. Non riuscivo a vederla. Me l’hai rimandata ingrandita, accompagnata dalle parole:
“così sorridi un po’”:
una foto tua, da piccolo; un bambino magrolino, su una spiaggia, con lo sguardo non so se triste o imbronciato. Ma gli occhi, quegli occhi che amo tanto, sono i tuoi. Ed è tua anche la bocca, quella bocca così morbida che sa baciare così bene….Adesso basta, non voglio pensare a te stamattina, altrimenti non riuscirò ad alzarmi dal letto e ad iniziare la giornata.Ma non ci riesco, ricomincio a pensare… perché hai scritto “a presto” ? Era la prima cosa che ti è uscita a caso dalla tastiera o è stato il tuo cuore a  suggerirti le parole? Non so, al momento sono stata felice di leggere, come la sera prima ero stata felice di sentire la tua voce, inaspettata , al telefono…. Prima non mi chiamavi praticamente mai….. io amo tutto di te, ma più di tutto gli occhi e la voce, così calda e profonda. Ma ieri c’è stato solo il solito silenzio, il tuo silenzio, la negazione di te. Ed ora sono stanca, tanto stanca…. Devo incominciare a elaborare la tua mancanza, ad accettarla come una cosa definitiva. Tu non ci sei più, tu non fai e non farai più parte della mia vita. Punto e a capo. Anche se so che quando ti vedrò, perché comunque il mio cammino di vita  incrocia  per altri motivi il tuo, starò male. E l’unica cosa che vorrei in questo momento è riuscire a non provare più sentimenti. Non amare più. Nessuno. Perché l’unica cosa che ti resta poi è un buco nel cuore.
La radiosveglia è partita…. Un’altra giornata è  iniziata…


  

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