sabato 3 gennaio 2009

Io devo scrivere - A Yoghi

Io devo scrivere. Quando sto male, e non posso sfogarmi, tenere tutto dentro mi fa mancare letteralmente il fiato. E allora scrivo… per capirmi... come adesso, per esempio... Quando sei andato a sciare, sono stata male perché avrei tanto voluto venire con te. Ma non te l’ho detto perché non sarebbe stato giusto. Se tu non mi hai detto vieni, è perché in quel momento non mi volevi ancora accanto a te. E sei tu che devi decidere quando arrenderti e darmi finalmente un posto diverso nella tua vita. Così come, fino ad allora, sarò solo io che potrò decidere se seguirti comunque, a qualsiasi prezzo, o rinunciare e lasciarti andare se vedrò che non riesco più ad aspettarti. L’amore non si può imporre con i ricatti. Soprattutto non con quelli affettivi. Non puoi dire a qualcuno: “o così o ti lascio”. E nemmeno “a modo mio o scappo”… Però quello che mi fa arrabbiare di me stessa è che ho così paura di perderti da non riuscire nemmeno a dirti quello che penso. Stamattina mi è costato un sacco telefonarti, mentre avrebbe dovuto essere la cosa più naturale del mondo. Se non comunico con te, con chi cavolo dovrei comunicare? Eppure non sono riuscita a dirti quello che volevo davvero. E cioè che sono tanto stanca, che avevo veramente bisogno di staccare la spina e andarmene dalla mia quotidianità per due o tre giorni. Che quando sei andato a sciare con gli amici e io ti ho detto “quando avremo un po’ di tempo per noi?” E tu hai risposto ”a gennaio possiamo andare via due o tre giorni insieme, al mare o in montagna, decidi tu” io ci ho creduto e mi sono fidata, io sono sincera e penso a quello che prometto, quindi davo per scontato che fosse così anche per te. E ci sono rimasta male quando settimana scorsa, dopo aver risicato strisciando un giorno di ferie al lavoro mi sono sentita dire “però stiamo a casa, io non ho voglia di andare via.” Cosa che hai ribadito stamattina. Ma per me stare a casa non è staccare la spina. Tu dici che non hai problemi se ci sono i miei figli, e di questo te ne sono grata. (Se tu non accettassi la loro presenza né loro la tua per me sarebbe un disastro a livello affettivo…) Ma io si, che ne ho di problemi! Tu non sai, non avendone a tua volta, com’è difficile per una madre separata gestire due adolescenti inquieti e un ex compagno quando si inizia una nuova storia. Io volevo tre giorni tutti per noi, e questo non lo posso ancora fare con i figli a casa. Perché loro non sono ancora indipendenti. Quindi se decidessimo di uscire a cena e tornare stratardi, io non li lascerei a casa da soli, e nemmeno potrei chiedere al mio ex: “scusa stasera vado a spasso col nuovo moroso, tieni tu i pargoli?” perché di sicuro come minimo mi tirerebbe dietro una scarpa (e le suo sono antinfortunistiche, quindi farebbe male...). Nonostante tutto, lui è comunque molto protettivo nei miei confronti. E ancora geloso di me. Finché ero sola, non c’erano problemi. Ma da quando sei entrato nella mia vita, qualche problemino c’è, nonostante siamo separati da più di sei anni. E la cosa si riflette comunque sui miei figli, soprattutto su Andrea che essendo una femmina, pur volendomi bene adora suo padre e soffre nel vedere il suo disagio nei tuoi confronti. Sai, ci sono madri separate che passano attraverso le loro nuove storie affettive trascinando i figli con sé, incuranti della loro emotività. Io non sono così. Prima di inserire te nella loro vita, devo essere sicura che sia la scelta giusta. Che tu sia davvero il mio futuro. E che, a tua volta, tu provi la stessa sicurezza nei miei confronti. Posso accettare il fatto che se le cose non dovessero funzionare tra di noi il mio cuore possa spezzarsi. E’ già successo, posso sopravvivere. Ma come madre ed ex adolescente, so quanto è vulnerabile il loro di cuore, e se si affezionassero a te e cominciassero a volerti bene e poi tu sparissi dalla nostra vita, non potrei sopportare di essere io la causa della loro sofferenza!

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