40 gocce di Dropaxin e una pastiglia di Tavor. Per calmare la sofferenza. Per addormentare il dolore. Per aiutarmi a sopravvivere a questa notte di fine d'anno, questa notte senza di te... di te che dici di amarmi ma quando rischio di affogare mi abbandoni e te ne vai. Di te che amo sopra ogni cosa, ma che vorrei riuscire ad estirpare dal cuore, prima che le radici della dipendenza crescano tanto da spaccarmelo, il cuore. Il tuo è un amore sbagliato, il tuo è un amore malato... ma stasera sarà l'ultima sera che passerò piangendo ed aspettandoti. Stanotte sarà l'ultima notte che passerò a rotolarmi nel letto piangendo il tuo nome. L'ultima notte, la notte di capodanno. E come finirà quest'anno così inizierà il prossimo. Se ci sarai rinascerò, se non verrai ti strapperò dal cuore sperando di non morire nel farlo. L'amore, Chicco, è un'altra cosa. Il tuo è egoismo, infantilismo, capriccio... io voglio un uomo che divida con me la vita, con le sue gioie e i suoi dolori, nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e malattia. La depressione è una malattia, insidiosa e subdola. Ed io sono qui, la sera di Capodanno, sola e depressa in attesa di chi non verrà. Per fortuna sono senza macchina, e la farmacia più vicina è a 3 chilometri. Ho una ricetta per due nuove confezioni di Dropaxin nella borsa, la confezione vecchia è alla fine. Meno male che sono a piedi, che la farmacia è lontana e che sono troppo stanca per andarci a piedi. Chissà cosa succederebbe se bevessi due flaconi di Dropaxin tutti in una sola volta. Forse la sofferenza finirebbe, finalmente, forse sarei libera, finalmente. Parlarne con qualcuno? A che serve? Nessuno è veramente disposto ad ascoltare davvero. Mia madre? Ha i suoi problemi e mio padre da curare. Mia sorella? La vedo giusto a Natale, e Natale è già passato. Sua sorella? Mi riderebbe probabilmente in faccia. A Marzo, prima di iniziare la terapia, avevo provato a chiedere ad una persona che credevo amica se potevo passare da lei, che stavo male e che sentivo un impulso irresistibile di buttarmi giù da un ponte... mi ha risposto che aveva gente a casa, di ripassare un'altra volta. La gente non vuole sentire, la gente ha paura di condividere le emozioni... ed io sento ancora stasera, irresistibile, la voglia di sparire, per non soffrire più. Per fortuna che il ponte più vicino è ancora più lontano della farmacia... ma mancano ancora tante ore alla mezzanotte... e poi una notte intera fino all'alba del nuovo anno. Troppe ore e troppi pensieri....
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