sabato 27 settembre 2008

Pensavo di farcela

Pensavo di farcela. E invece non ci riesco. Mi dispiace, ma non è vero che sono forte. Nemmeno un po’. Se lo fossi riuscirei ad accettare le tue regole. Non è colpa tua, forse sei stato anche tu un bambino troppo solo, com’è stato per Fabio, e ti sei costruito un bozzolo per difenderti, che non ti permette di essere altro che così. Ma io non riesco  a resistere. Ed adesso sono io ad avere paura di te.La maglia, visto che sei così preoccupato di riaverla, te la porto alla prossima riunione. Questa volta non smetterò comunque di guardarti negli occhi o di parlarti… sto solo smettendo di cercare di averti ...
io leggo . leggo .leggo.
Io sono un libero per natura , tu  vuoi un uomo da amare e dividere tutto .
Io voglio stare da solo.
O meglio , qualche volta stare con una donna , ma non sempre.
Sai, tra il volere un uomo con cui dividere TUTTO e condividere la tua solitudine, ci sarebbero tanti modi di stare insieme. Ma tu non dai la possibilità di scegliere, né di provare altre vie. Sei tornato, ma solo per ricominciare a spaccarmi il cuore, continuando a non voler usare la parola INSIEME ed io non posso più permettertelo. Non posso permettermi di perdere un equilibrio ritrovato a fatica nell’attesa di qualcuno che mi cerca soltanto una volta ogni tanto, quando gli viene voglia di farsi una scopata.
Sono cambiata in questi mesi, tu mi hai insegnato a non credere più alle favole. Pensavo di essere cambiata al punto di riuscire ad entrare nel tuo letto solo ogni tanto, quando volevi tu, e ad entrare in altri letti quando tu non c’eri, per sopportare la tua assenza. Ma mi accorgo che questo non riesco a farlo. Non sono cambiata abbastanza.
Non ho mai smesso del tutto di scriverti, io non posso fare a meno di farlo. Solo che quello che ti scrivevo non te lo mandavo più. Se invece di scaricare solo le foto ti fossi fatto anche un giro nel resto del mio blog, avresti visto che uso ancora le canzoni per esprimermi, e che dico ancora tutto quel che penso, di altri e di te, nel bene e nel male. Ma non importa. Ormai non importa più. Perché sono stanca. Stanca di correrti dietro. Stanca di inseguire il tuo IO nella vana speranza che si stanchi della sua solitudine. Perché nelle ultime due settimane ho capito alcune cose in più di te, che mi hanno convinta che non accadrà mai. Quindi adesso sono io ad avere paura di te. Quindi io chiudo la porta. Anche se ti amo. Anche se sarai sempre nel mio cuore. Anche se domattina mi sveglierò pentita di averlo fatto. Per questo lo faccio stasera che sto male, perché so che se aspettassi domani cambierei idea. Ti auguro con tutto il cuore di incontrare un giorno la donna che possa accettare di vivere al margine della tua solitudine. Ma quella non posso essere io.
Con tutto il mio amore 


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