Saranno passati più o meno vent’anni. Vent’anni, dall’ultima volta che ho messo un paio di sci ai piedi. Ma il mio Amore questo fine settimana se ne andava in montagna con gli amici a sciare, e la scelta era…lasciarlo andare e starmene a casa tre giorni da sola spasimando per lui… o riprovare a mettere ai piedi quei dannati pezzi di legno… ovviamente buona la seconda, mi sono detta! Gli scarponi sono miracolosamente riapparsi da uno scatolone in garage, gli sci me li ha prestati il mio tesoro e nella tuta ci stavo ancora, anche se strizzata come una sardina (e si, le mie forme con gli anni sono leggermente “lievitate” ma non era proprio il caso di rinnovare tutta l’attrezzatura senza prima sapere se ce l’avrei fatta a durare più di 15 minuti… visto che sono pure una pigrona incallita e l’unico sport che ho praticato per tutto l’inverno sono state le passeggiate serali con il cane…) Venerdì mattina il suono della sveglia mi ha strappata al tepore dei sogni alle 6 (sigh!). Lui era già li, che dormiva al mio fianco, visto che la strada verso il Trentino Alto Adige, meta del nostro viaggio, è più corta partendo da casa mia. Piazzati i figli sulla corriera che li avrebbe portati a scuola (il week-end l’hanno passato dal padre), alle 6,30 eravamo già in viaggio. Nessuna sosta, un’unica grande tirata fino alla meta. E poi… tutta la mia fifa si è magicamente dissolta alla prima discesa, quando ho capito che sciare è come andare in bicicletta: una volta imparato non lo si scorda più!
Ovviamente, non essendo allenata, sia venerdì che sabato sono riuscita a stare in pista solo per periodi limitati, (al mattino eravamo in fila all’apertura degli impianti, ma dopo le sostanziose libagioni dell’una le mie gambe si rifiutavano decisamente di rimettersi in moto. Ma il cielo era meravigliosamente azzurro e sereno, le piste splendidamente innevate, l’albergo estremamente confortevole e la sala relax dove passare il tardo pomeriggio a riprendersi dalla fatica mattutina accogliente e rilassante… Cielo ragazzi, quanto tempo era che non mi facevo una vacanza così! E adesso sono qui, lui è tornato a casa sua ed io mi rendo conto che domani sarà lunedì e dovrò tornare al lavoro… quasi quasi mi viene da piangere. Avete presente quelli della pubblicità delle crociere? Più o meno così, un groppettino in gola, un po’ di malinconia, un piccolo rimpianto…
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