giovedì 8 ottobre 2009

Sindrome da abbandono del nido

Ragazze, e qui mi rivolgo principalmente alle signore perché di sicuro i maschietti non soffrono dello stesso problema… ma succede anche a voi che quando dovete partire e andarvene da casa per qualche giorno vi si sballano i neuroni? Io la chiamo “sindrome da abbandono del nido” la mia, e se anche cerco di sdrammatizzare e di affrontare il problema con calma… mi accorgo che con il passare degli anni (non voglio assolutissimamente dire “invecchiando”) il problema peggiora sempre di più… Domani pomeriggio parto, me ne vado un’altra settimana in Abruzzo, stanno chiudendo i campi e come volontaria attiva di Protezione civile mi sembra doveroso dare una mano. Il problema è che… da stamattina sono fusa completamente!!! Si comincia con i problemi sul lavoro, che se anche la Regione ti manda la precettazione che obbliga l’azienda a lasciarti partire devi fare i conti col lavoro di una settimana da recuperare prima (se non lo faccio io, nessuno lo fa al mio posto, sigh!) col capo che si fa venire le lune perché purtroppo sono l’unica impiegata e quindi insostituibile (ma non come pensate voi… magari! Non perché sono preziosa e bravissimissima, ma perché non c’è nessun altro in ufficio a cui la direzione può rompere i maroni!!!). E si prosegue con quelli familiari. E stasera mi ritrovo schizzata come una biscia a fregare tutta la casa, so già che passerò metà della notte in bianco e che il borsone lo preparerò di sicuro solo domani, mezz’ora prima della partenza!!! Oltre a ciò mi sento in colpa perché per una settimana intera lascerò tutta la tribù: tre gatti, per fortuna completamente indipendenti. Due cani, un meticcetto innocuo ed una pastora tedesca adorabilmente dolcissima con gli esseri umani ma carogna con i suoi simili (quindi starò via col pensiero che durante la mia assenza si mangi il primo odiosissimo cagnetto che oserà ringhiarle sul muso…) Ed ovviamente i miei “tesori” più preziosi… i miei figli!!! Abbandonati a loro stessi perché affidati alle cure del mio ex nonché loro padre. Affidati si fa per dire, dato che il suddetto è molto più infantile dei figli ed è come se fosse lui ad essere affidato alle loro cure e non il contrario… Al mio ritorni li troverò deperiti e smunti, poveri tesori… eheheh !!! Comunque non pensiate che passerò le serate al cellulare a controllarli, tutt’altro! A parte il fatto che me ne mancherà probabilmente il tempo, io non li chiamo quasi mai quando sono via, aspetto che mi chiamino loro se ne sentono la necessità. Io sono una mamma-chioccia terribile, potrei uccidere per proteggere i miei figli…ma loro non lo devono nemmeno sospettare, altrimenti chi se li scolla più? Naturalmente scherzo, ma solo in parte. Perché sono convinta che l’amore di una madre non si misura con quanta colla si tiene i figli attaccati alle sottane, né coi ricatti morali con cui troppe madri ancora li condizionano… ma da quanto riesce a renderli indipendenti ed autonomi senza far pesare loro il suo appoggio. Comunque tutto questo stress stasera mi sta veramente sballando… adesso smetto di scrivere e passo all’ultima lavatrice… Se avete qualche consiglio, vi prego… datemelo!!! 
Ve ne sarò eternamente riconoscente !


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