venerdì 27 giugno 2008

Anonimo - E crescendo impari

E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent’anni,
quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
La felicità non è quella che affannosamente si cerca
credendo che l’amore sia tutto,
non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto”
e che esplode fuori con tuoni spettacolari,
la felicità non è quella dei grattacieli da scalare,
delle sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole, ma preziose,
e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto e del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno,
e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che sentire una voce al telefono,
ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli
che parlano delle persone che ami…
E impari che c’è felicità anche in quella urgenza
di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere
o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore
un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

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