Io ho un cane. Veramente ne ho tre di cani ed ho anche tre gatte, un coniglio nano, due tartarughe d’acqua, due figli adolescenti ed una vita incasinata da morire…. Ma non divaghiamo. Stasera si parla di Buck, il mio adorato pastore tedesco di quasi tredici anni. Il vecchietto, nonostante la veneranda età, una taglia massiccia e numerosi acciacchi che si porta dietro da una vita, frutto di una selezione troppo esasperata (genitori molto nobili = un sacco di problemi), non ha nessuna intenzione di passare a miglior vita. Ma ogni tanto, per movimentare la mia già troppo monotona esistenza, (………) decide di farmi spaventare un po’. L’anno scorso, per esempio, tormentato dal fatto che avevo deciso di metterlo in pensione per non stancarlo troppo, e che a scuola ci portavo solo l’altro mio cane, roso dalla gelosia ha pensato bene di mangiarsi la testa e i piedi di un segnalibro di peluche di mia figlia. La testa l’ha ributtata fuori la sera stessa dalla bocca, i piedi…. gli si sono incastrati nell’intestino, e dopo tre giorni passati a fargli ingoiare vaselina, nella speranza che si liberasse del problema in modo naturale, ci siamo accorti che invece quello che doveva passargli da dietro incominciava ad uscirgli dalla bocca. Corsa dal veterinario, operato d’urgenza, prognosi di quarant’otto ore, novene e promesse a tutti i santi del paradiso in cambio della sua salvezza….. optato per la cremazione…. (io in discarica il mio tesoro non ce lo mando, e scavargli la fossa in giardino…. Non so se avete presente, ma anche dopo aver perso cinque o sei chili per la malattia, Buck pesava 38 kg ., hai voglia a scavare!). Ma evidentemente non era l’ora della sua dipartita, perché la settimana dopo il nonnino se ne stava sdraiato beatamente sul tappeto dei miei genitori a guardarci gustare il pranzo di Natale, con una sutura di circa dieci centimetri ricamata sulla pancia.
Domenica scorsa ci ha riprovato. Dopo due giorni passati a vomitare, l’ho portato dal veterinario. Aveva la febbre, era stralunato, ed io avevo il sospetto che avesse qualcosa alla bocca o alla gola, dato che quando cercava di mangiare inghiottiva in modo strano. Il veterinario è un caro ragazzo ma io ho il vago sospetto che abbia paura di guardare nelle fauci dei suoi pazienti, dato che dopo una frettolosa sbirciatina alle tonsille del mio tesoro la proposta è stata di fare alcuni esami endoscopici per una possibile mancata funzionalità renale. Io di accanimento terapeutico non ne voglio sapere, e la sola prescrizione che ho accettato è stata di due giorni di digiuno, antibiotico e flebo per reidratarlo. Il terzo giorno il cane ha ripreso a bere senza vomitare, ma si rifiutava di mangiare. Ieri sera, esasperata, l’ho messo a terra e gli ho spalancato la bocca. A momenti mi veniva un colpo…. Aveva le labbra interne e le gengive così gonfie che gli coprivano quasi i denti. Allora ho preso uno di quegli aggeggi che usano le donne per la manicure e con infinita pazienza (sua) gli ho ripulito tutti i denti dal tartaro (non so quanti altri cani l’avrebbero accettato a mente serena), glieli ho lavati con acqua e dentifricio (alla menta) e poi gli ho sparato sotto pelle un’iniezione di Baytrill. Stamattina è festa ma fortunatamente ho incrociato il veterinario per la strada, gli ho mostrato la bocca della belva…E lui ha concordato con la mia diagnosi, domani lo aspetta in studio per una terapia mirata. Dimenticavo…. Ho preso il pesta carne, ho spappolato un po’ delle sue crocchette (Buck ha anche da anni problemi di alimentazione e non può mangiare altro che queste) e finalmente il mio tatone mangia! Anche per questa volta….. il paradiso dei cani può attendere.
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